LOIETTO ITALICO – LOIESSA
La loiessa o loietto è una graminacea foraggera molto produttiva, particolarmente adatta per gli ambienti freschi e fertili della pianura e della collina.
Esistono due forme botaniche:
-una annuale a semina primaverile (var. westerwoldicum)
-una biennale che va seminata a fine estate-inizio autunno (var. italicum)
Le varietà di loietto si distinguono anche per il numero di cromosomi.
-DIPLOIDI (2n=14): pianta con culmo e foglie sottili, seme più piccolo.
A ciclo precoce sono adatte alla produzione di fieno che presenta un minor contenuto di acqua.
-TETRAPLOIDI (4n=28): hanno un numero di cromosomi doppio rispetto alle diploidi, presentano foglie più larghe e, in generale, organi più sviluppati e colorazione più intensa; per contro contengono più acqua delle diploidi (2-3%).
Inoltre, le varietà di loietto si suddividono in due gruppi:
-ALTERNATIVE= che formano la spiga nell’anno d’impianto sia quando sono seminate in autunno, che quando sono seminate in primavera;
-NON ALTERNATIVE=che devono trascorrere un inverno prima di poter spigare.
UTILIZZAZIONE
Il foraggio di loiessa può essere consumato allo stato fresco oppure affienato o insilato. Nel primo caso sembra preferibile il miscuglio con leguminose (es. Landsberger), mentre per affienamento ed insilamento si consiglia di ricorrere alla coltura in purezza, sia per la maggiore facilità di meccanizzazione della raccolta, sia per le minori perdite di conservazione. Nel caso dell’insilamento si possono seguire due diverse linee operative: o la raccolta tardiva (dopo la fioritura) con insilamento diretto dell’erba, o la raccolta più anticipata con pre-appassimento in campo e produzione di fieno-silo. La prima soluzione si risolve in una maggiore produzione, una maggiore facilità di conservazione ed una riduzione dei costi, ma il foraggio risulta più grossolano e più ricco di fibra e di lignina. la validità dell’uno o dell’altro sistema dipende da molti fattori tra i quali l’ambiente di coltura, la giacitura dei terreni, il tipo di allevamento zootecnico, ecc. e non è possibile pertanto dare una risposta molto precisa. In linea di massima tuttavia si può ritenere che negli ambienti siccitosi, nonchè in condizioni di difficoltà operative per l’uso delle macchine (collina), sia conveniente la raccolta tardiva con insilamento diretto, mentre sarà forse preferibile la seconda soluzione nei terreni sciolti ed irrigui in pianura, dove l’erbaio di loiessa è seguito da una coltura estiva e dove in genere operano allevamenti intensivi, per i quali si richiedono foraggi di elevato tenore energetico.


