ERBA MEDICA
ERBA MEDICA
L’erba medica detta anche erba Spagna, o anche alfalfa è ritenuta la leguminosa foraggera per eccellenza per l’allevamento bovino e le ragioni di questa sua superiorità sono riconducibili a pregi quali: l’elevata produttività, ottimo valore nutritivo del foraggio, l’azione miglioratrice sulla fertilità del terreno, la buona resistenza alla siccità, l’ottima capacità azoto-fissatrice, la possibilità di utilizzare i nutrienti delle riserve profonde del terreno e l’azione rinettante nei confronti delle malerbe. L’erba medica ha assunto una posizione di rilievo tra le foraggere in avvicendamento, grazie alla sua capacità di produrre grandi quantità di foraggio di elevato livello qualitativo.
CARATTERISTICHE:
– longevità elevata (fino a 6-7 anni);
– notevole velocità di ricaccio e l’elevata produttività;
– produzione di qualità, ricca di proteine;
– facilità di conservazione della produzione (fieno, insilato, farina disidratata, pellets);
– diverse forme di utilizzazione (prato e pascolo);
– azione miglioratrice delle caratteristiche chimiche e fisiche del terreno.
Per tutti questi motivi l’erba medica è stata diffusa ed è tuttora coltivata in tutti i continenti.
SEMINA:
Di norma sono due le epoche adatte per effettuare la semina dell’erba medica:
-fine estate (semina “autunnale”)
-fine inverno (semina “primaverile”)
La semina di fine estate, si effettua di solito da metà agosto a metà settembre al nord ed è ritardata di anche 1-2 mesi al sud.
La semina di fine inverno è quella più frequente perché si sottrae l’erba medica agli effetti del freddo invernale sulle giovani plantule.
La semina di fine inverno si effettua metà febbraio fino a metà aprile.
IRRIGAZIONE:
Dal momento in cui le nostre varietà presenti in catalogo appartengono agli ecotipi tolleranti la siccità esse non hanno bisogno di particolari interventi irrigui.
Nei casi in cui è necessaria l’irrigazione questa si effettua:
– dopo 7-8 gg dallo sfaglio, per garantire l’incremento produttivo della coltura;
– a 14-16 giorni dal precedente intervento irriguo e almeno (7-8 gg prima del successivo sfaglio), per assicurare un pronto ricaccio dopo il taglio ed evitare di avere terreno bagnato durante la fienagione, che richiede terreno asciutto).
RACCOLTA DEL PRODOTTO:
Ci sono due possibilità di raccolta del foraggio:
-ottenere dalla coltura la massima produzione di sostanze nutritive digeribili (1^ ipotesi)
-ottenere dalla coltura una produzione di elevata qualità a prescindere dalla quantità raccolta (2^ ipotesi)
1^ ipotesi: è conciliabile perfettamente con le necessità delle piante. Il taglio coincide con la fase di inizio ricaccio (1° e 5° taglio) oppure d’inizio fioritura (2°, 3° e 4° taglio) quando la pianta ha già recuperato le sostanze di riserva.
Inoltre, i contenuti maggiori di sostanze nutritive digeribili si ottengono dall’erba medica utilizzata (tagliata) al 10 % della fioritura (ovvero, inizio fioritura).
2^ ipotesi: non conciliabile con le esigenze fisiologiche delle piante. Il taglio è effettuato allo stadio di prefioritura (inter-taglio di 20-25 giorni) consente di ottiene una produzione di elevata qualità ma di quantità limitata, inoltre non permette alle piante di erba medica di ricostituire completamente le riserve radicali con conseguente riduzione della persistenza della durata del medicaio.
MODALITA’ DI UTILIZZAZIONE:
– foraggio verde
– fieno
-Insilato
CONTROLLO DELLE MALERBE:
I principali accorgimenti agronomici per un efficace controllo delle piante infestanti sono:
-buoni livelli di fertilità;
-tagliare quando le piante sono asciutte;
-evitare il passaggio di macchine da terreno infetto a terreno sano;
-impiegare varietà di sementi resistenti. (vedi LA ROCCA DEL PALLADIO e ATEKA)
In caso in cui questi accorgimenti non risultassero sufficienti a garantire un adeguata pulizia del medicaio è senz’altro possibile ricorrere all’impiego di appropriati erbicidi. L’intervento di diserbo chimico si può distinguere in fase di d’impianto (pre-emergenza) o di mantenimento (post-emergenza).

